•I successivi livelli arenaceo-siltosi e sabbioso-siltosi
rappresentano una fase di
graduale approfondimento, nell’ambito della piattaforma interna piu’ prossimale alla costa (20-30 metri), come
testimoniato sia dalla
corallofauna che dai macroforaminiferi e molluschi.
•In seguito l’ alternanza fra
arenarie silicoclastiche ed orizzonti bioclastici/biocostruiti sembra indicare una fase di
stasi nell’ approfondimento,
che consenti’ la fioritura di una variegata flora ed alghe calcaree rosse; queste colonizzarono i fondi
sabbiosi mobili stabilizzandoli
e permettendo cosi’ la ripresa dell’attivita’ biocostruttrice dei coralli.
•Le biocostruzioni a coralli sulle serpentiniti del
substrato, sono costituite da
densi agglomerati polispecifici ben inquadrabili in un ambiente a limitata batimetria (parte alta dell’infralitorale
superiore.. 2 metri). Tali
strutture non riuscirono a svilupparsi in una vera e propria scogliera, a causa dell’alto idrodinamismo e dei
massicci apporti fluviali.